Sinossi

Dopo la morte della moglie, Otto, un sessantenne scorbutico e cocciuto, è costretto a lasciare il lavoro che ha svolto per quasi quarant’anni e per questo comincia a pensare di farla finita. Ogni suo tentativo di uccidersi, però, viene sventato o mandato a monte dalle intromissioni dei suoi nuovi vicini, esuberanti e chiassosi, con cui poco per volta finisce per fare amicizia.

PRESENTAZIONE DEL FILM
Remake americano di un film svedese del 2015, a sua volta tratto dal romanzo L’uomo che metteva in ordine il mondo dello scrittore svedese Fredrick Backman, il film poggia tutto sulle spalle di Tom Hanks, definito il papà d’America per la sua bonomia, che dall’alto delle sua decennale esperienza, si trova decisamente a suo agio nel ruolo del burbero e inavvicinabile Otto. Gli è piaciuto, e si vede, interpretare quest’uomo solo, un personaggio lontano dalle sue solite figure rassicuranti e piene di buon senso a cui ci ha abituato. E la trama, l’incontro tra Otto e la nuova famiglia rumorosa e piena di vitalità, è una storia che seppur vista tante volte (ricordate ad esempio, il cartone animato Up?) non stanca, anzi riempie di curiosità il pubblico nello scoprire se e in che modo si arriverà al lieto fine.
Il film gode di una prospettiva di visone differente rispetto al suo precedente originale, se guardato con gli occhi della post pandemia, dove valori come solidarietà ed empatia hanno (dovrebbero aver) acquisito un nuovo significato, più intenso. Un film intimista che mette in risalto la difficoltà di relazionarsi con il resto del mondo quando dentro sé stessi si apre una voragine di nera disperazione. Attraverso i flashback della sua vita di prima, di quando era viva la moglie, vediamo com’era Otto, come è diventato ma non riusciamo ad intravedere come diventerà fino a quando lui stesso non mette a fuoco cosa potrebbe accadergli ancora di positivo se riuscisse ad aprirsi ancora una volta al mondo esterno.
Un aspetto che ha reso questo film particolarmente caro a Tom Hanks è il fatto che Otto da giovane è interpretato dal secondo figlio di Hanks e Rita Wilson, il diciottenne Truman; inevitabile la commozione del padre nel vederlo sul set.

A cura di Ileana

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Proiezioni

  • 21.15
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