Comandante
- Johan Heldenbergh, Massimiliano Rossi, Pierfrancesco Favino
- Edoardo De Angelis
- 2 February 2024
Sinossi
La storia di Salvatore Todaro, comandante di sommergibili della Regia Marina che durante la Seconda Guerra Mondiale contravvenne agli ordini del suo comando per portare in salvo i 26 uomini che avevano provato ad affondarlo.
PRESENTAZIONE DEL FILM
Da tutti riconosciuto come un eroe di guerra, Salvatore Todaro ha ricevuto numerose medaglie al merito e alla sua figura era già stato dedicato un film del 1954 La grande speranza; inoltre, due nuovi sommergibili della Marina italiana ora si chiamano come lui. Morirà due anni dopo l’impresa raccontata in questo film, in un’operazione di guerra, ma non prima di essere entrato nelle cronache leggendarie anche per la frase che (pare) abbia detto ad un ufficiale tedesco che gli chiese ragione della sua scelta: “perché gli altri non hanno, come me, duemila anni di civiltà alle spalle”.
Il film può essere visto come propagandistico e roboante, in realtà è semplicemente una biografia di un uomo che viene presentato prima di tutto come un essere umano e poi come un soldato in guerra. Avrebbe potuto seguire gli ordini ricevuti e non mettere a rischio né sé stesso né i suoi compagni, ma la legge del mare e la sua umanità, gli hanno fatto decidere diversamente. In contrasto con il crescente nazionalismo di questi tempi e con la logica del “mors tua vita mea”, Todaro ci restituisce una dimensione di umanità lontana da una certa retorica, a prescindere dalla sua appartenenza politico-ideologica. Il messaggio di questo film appare decisamente attuale nonché di una semplicità disarmante: non so chi sei, anzi, per me sei un nemico, ma sei un uomo in difficoltà e quindi ti salvo, in nome del valore del soccorso come elemento fondante dell’identità italiana. Identità italiana che si fa più evidente anche nella mescolanza di dialetti degli uomini chiusi insieme nel sommergibile, ragazzi che provengono da luoghi diversi, ma con la stessa paura nel cuore e le stesse speranze.
Quanto al protagonista, Pierfrancesco Favino è un lavoratore zelante visto in ogni ruolo possibile (e con tante diverse sfumature dialettali), che si dedica alla costruzione dei personaggi con una dedizione quasi maniacale.
Piccola curiosità: il sommergibile di 73 metri è stato interamente ricostruito negli studi di Cinecittà sulla base di progetti trovati nell’Ufficio Storico della Marina Militare.
A cura di Ileana
Proiezioni
- 21.15
- 21.15