Mamma contro G.W. Bush
- Alexander Scheer, Charly Hübner, Meltem Kaptan
- Andreas Dresen
- 3 February 2023
Sinossi
Rabiye è una donna tedesca, di origine turca. Dopo gli attentati dell’11 settembre, scopre che suo figlio è stato arrestato in Pakistan e rinchiuso a Guantanamo. Arriverà a sfidare il Presidente degli Stati Uniti pur di riportarlo a casa.
PRESENTAZIONE DEL FILM
A dispetto del titolo da commediola, il film è una dura denuncia su una delle pagine più buie della storia recente, quella sospensione dei diritti umani, accompagnata da torture e trattamenti degradanti che subirono i prigionieri del carcere di Guantanamo, in seguito alla tragedia che colpì gli Stati Uniti l’11 settembre 2001. Appare ancora più coinvolgente, tanto più se si considera che il film è tratto da una storia vera, la detenzione del giovane Murat Kurnaz, la cui storia è stata raccontata anche da Patti Smith nella sua ballata “Without chains”, del 2006.
L’attrice protagonista, Meltem Kaptan, qui al suo esordio, è talmente convincente da essersi aggiudicata l’Orso d’argento al festival di Berlino 2022 per la miglior interpretazione. La sua battaglia contro tutti e tutti, partendo solo dalla sua vivace e tenace personalità come unica arma, conquista poco a poco tutti quelli che le sono intorno, fino a raggiungere un risultato che sembrava impossibile.
Ignorata dai governi che a vario titolo avrebbero potuto sostenerla, abbandonata nella sua solitudine, cerca e trova il coraggio necessario per combattere la sua guerra silenziosa, per denunciare lo spregio delle leggi, il tutto raccontato con un’ironia di fondo e un tono da commedia tipici del regista tedesco Dresen, abituato peraltro a raccontare drammi realmente accaduti.
Il film ha ricevuto il patrocinio di Amnesty international Italia con la seguente motivazione: “Guantánamo ha rappresentato uno scempio per i diritti umani. Dopo 20 anni, quel famigerato centro di detenzione è ancora aperto [39 prigionieri attendono ancora oggi il loro processo ndr]. Fino a quando non sarà chiuso, sarà necessario continuare a parlarne. E anche dopo”.
Proiezioni
- 21.15
- 21.15