Omicidio nel West End

PRESENTAZIONE DEL FILM

I teatri di posa sono diventati durante il lockdown delle splendide location per tanti film e per questo film, appare una scelta particolarmente indovinata. Garbo, humor inglese e costumi colorati sono gli ingredienti perfetti per questo giallo d’altri tempi, con il premio Oscar Sam Rockwell in stato di grazia. La forza del film sta tutta nell’atmosfera e nelle scenografie, oltre che in una storia gradevole e interessante che è anche un omaggio alla tradizione giallista classica inglese, nonostante la trama a tratti confusa; i dialoghi sferzanti, la cura del dettaglio, gli interpreti molto affiatati poi completano il tutto, senza tralasciare una leggera critica all’ipocrisia di certo tipo di ambiente. Così assistiamo ad un film, su un film, tratto da una commedia, tratta da un racconto…in un continuo sovrapporsi di piani, tra cinema e teatro, in cui si muovono i personaggi più disparati e tra tutti ci ispira maggior simpatia proprio l’agente Stalker con il suo vizio di saltare a conclusioni affrettate, come fanno tutti i lettori di romanzi gialli.

E per rimanere in tema di intrecci, va detto che il titolo originale “See How They Run” è una delle strofe che compone la ninnananna Tre topolini ciechi, da cui trasse ispirazione Agatha Christie, figura che nel film riveste un ruolo di una certa importanza, per il romanzo che diventò sul palcoscenico Trappola per topi.

Piccola curiosità: l’allestimento di Mousetrap giunse al New Ambassadors Theatre di Londra il 25 novembre 1952 (esattamente 70 anni fa), giorno dal quale è rimasto in cartellone ininterrottamente fino al 2020, quando è stato solo temporaneamente interrotto a causa della pandemia, per poi riprendere regolarmente la programmazione.

                                           A cura di Ileana