Sinossi

Il giovane Sammy Fabelman si innamora del cinema dopo che i genitori lo portano a vedere il film Il più grande spettacolo del mondo. Armato di una cinepresa, Sammy inizia a girare i suoi film a casa, per la gioia della madre che lo sostiene.

PRESENTAZIONE DEL FILM

Autobiografia romanzata del grande Steven Spielberg, il film è stato unanimemente salutato dalla critica come l’ulteriore capolavoro che mancava alla sua filmografia. Attraverso gli occhi di Sammy e la sua crescita, assistiamo alla messa in opera di una passione sconfinata, conosciuta grazie ai suoi genitori e più di tutto, grazie alla madre, alla quale il film è dedicato. In questo film intimo e insieme colossale, il regista racchiude pezzi di sé stesso, quelli che ha disseminato nel corso di cinquant’anni di carriera nei suoi film sempre molto attenti agli aspetti emotivi dei personaggi; in tutti loro era racchiuso un aneddoto, un ricordo, un modo di essere del regista e della sua famiglia che in quest’opera si dipanano come pezzi di un unico grande puzzle. Il cinema diventa per Sammy/Steven un rifugio in cui nascondersi dalle ingiustizie della vita, in cui trovare quella serenità e quel conforto che la sua famiglia ha perso a seguito del divorzio dei genitori, nonché con cui sfuggire agli episodi di antisemitismo di cui fu vittima negli anni dell’adolescenza. L’idea per questo film gli si è palesata durante la pandemia da Covid: probabilmente, senza quel periodo di sospensione e di shock emotivo, non avrebbe potuto concepire un film così sensibile e introspettivo; film a tal punto personale, che Spielberg ha voluto chiedere il permesso alle sue sorelle prima di montare alcune scene, perché in esse c’era un segreto che neanche loro conoscevano.

Vincitore di due Golden Globes nella edizione 2023 per il miglior film drammatico e come miglior regista e premiato con l’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino, il regista ha dichiarato: Questa onorificenza ha un significato particolare per me perché sono un regista ebreo; mi piace pensare che questo sia un piccolo momento di uno sforzo costante atto alla guarigione dei pezzi infranti della storia, gli ebrei lo chiamano Tikkun Olam, la riparazione del mondo“.

Il film è uno dei favoriti agli Oscar 2023, la cui cerimonia si terrà il 12 marzo; quindi, non ci resta che aspettare lunedì notte per saperlo!

A cura di Ileana

Video e Foto

1 video

Proiezioni

  • 21.15
  • 21.15