Sinossi

Il comandante di Auschwitz Rudolf Höß e sua moglie Hedwig realizzarono il loro sogno di una vita con una famiglia numerosa, una casa e un grande giardino in un terreno direttamente adiacente al muro del campo.

PRESENTAZIONE DEL FILM

Una tragica storia vera dietro questo film che ci racconta l’Olocausto da una prospettiva del tutto inedita. Rudolph Höss, “l’animale di Auschwitz era il comandante del tristemente noto campo di concentramento, accanto al quale viveva con la sua famiglia in una pacifica villetta. Villetta da cui respiravano i fumi dei camini dei forni crematori. Anche durante il processo di Norimberga in cui fu condannato a morte, Höss non mostrò mai alcun pentimento per le sue azioni, giustificandosi dicendo che si limitava solo ad eseguire gli ordini che gli venivano impartiti. Il film sorprende per la scelta stilistica di raccontare la storia di una famiglia normale che vive come se niente fosse in un contesto anormale, perverso e disgustosamente crudele. Il racconto per immagini non esplicite permette lo stesso alla mente di colmare i vuoti visivi: sappiamo cosa stia succedendo al di là di quel muro e anche se non ne vediamo i particolari, noi sappiamo e questa consapevolezza rende la visione delle vicende della famiglia Höss paradossale. Il film ha vinto l’Oscar 2024 per il miglior film straniero ed è la trasposizione dell’ultimo libro di Martin Amis; tra il cast, merita una menzione speciale la moglie di Höss, la stessa Sandra Hüller protagonista di un altro film candidato agli Oscar nello stesso anno, Anatomia di una caduta. Il regista ha scelto di girare con un approccio documentaristico: ha installato nella casa molte videocamere nascoste e ha diretto tutto da remoto, in modo che gli attori avessero meno contatti possibili con la troupe.

La zona di interesse è lo spazio in cui vive la famiglia, è un termine burocratico con il quale venivano chiamati i 40 mq di territorio intorno al campo di concentramento: solo un muro di cinta divide un mondo pieno di vita da un luogo di morte, a cui fanno da sfondo sonoro spari, grida, cani che ringhiano. Lo scenografo è riuscito ad andare diverse volte a visitare la vera casa degli Höss (oggi dichiarata patrimonio dell’UNESCO) prima di ricostruire, in maniera estremamente particolareggiata la casa del film: dalle finestre delle camere da letto al piano superiore, si poteva guardare all’interno del campo.                    

A cura di Ileana 

Video e Foto

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Proiezioni

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