Sinossi

Mentre Jean, un conservatore, fa campagna per essere rieletto sindaco di una piccola città nel nord della Francia, Edith, sua moglie da 40 anni, gli rivela un segreto che non può più reprimere: in cuor suo, lei è – ed è sempre stato – un uomo. All’inizio Jean pensa che stia scherzando, ma capisce subito che Edith è determinata alla transizione. Sia il suo matrimonio che la sua campagna stanno per subire un serio cambiamento.

PRESENTAZIONE DEL FILM

In Francia esiste una categoria a parte per definire i film con Luchini ed è appunto, “i film con Fabrice Luchini”, perché l’attore è sempre una certezza, sia per la critica che per il botteghino; intreccia con facilità cinema e letteratura e occasionalmente si lascia andare in commedie travolgenti come questa.

Argomento attualissimo, ora che finalmente un po’ in tutti gli ambienti si comincia a porre attenzione a questa tematica, esce questo film che con ironia tutta francese (i francesi sanno molto bene come ironizzare su argomenti spinosi) ci porta nella camera da letto di una coppia un po’ agè e per giunta molto in vista, essendo lui un politico molto conosciuto, nonché conservatore. E il film è incentrato molto sulle reazioni di lui, personaggio irresistibile imprigionato di vecchi pregiudizi, del quale (e non con cui) si ride molto. Già di per sé, affrontare un cambiamento del genere è decisamente traumatico, farlo poi in un ambiente tradizionalista e refrattario a certe “particolarità” può risultare un’impresa improba: basti pensare che lo slogan elettorale scelto da Jean recita En avant comme avant – “Andare avanti come nel passato”. Naturalmente il film non ha alcun intento sociologico, vuole far ridere e solo occasionalmente riflettere, anche se è ispirata alla vera vicenda di un amico dei due sceneggiatori che ha iniziato la transizione di genere all’età di cinquant’anni e ha fatto di tutto per preservare il suo matrimonio. La trama porta poi inevitabilmente ad interrogarsi anche sulla relazione con la moglie: dopo decenni insieme, è possibile non accorgersi dell’enorme cambiamento che sta avvenendo nella persona che ci sta accanto? 

Nelle parti in cui c’è il gruppo di sostegno, si mescolano realtà e finzione: il regista ci ha tenuto a che tutte le comparse scelte fossero transgender, proprio per dare la maggiore credibilità possibile a quelle scene.

A cura di Ileana

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Proiezioni

  • 21.15
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