Venerdì 18 e Sabato 19 Ottobre

ore 21.15

Milano, Italia, ventennio fascista. Tutte le associazioni giovanili vengono chiuse per decreto del Duce, compresa l’associazione scout italiana. Un gruppo di ragazzi decide di dire di no, e fonda le Aquile Randagie: giovani e ragazzi, guidati da Andrea Ghetti detto Baden, e Giulio Cesare Uccellini detto Kelly, che continuano le attività scout in clandestinità, per mantenere la Promessa: aiutare gli altri in ogni circostanza. Il gruppo scopre la Val Codera, una piana tra gli alberi segreta e impervia a poche ore da Milano, e ne fa la sua base. Il fascismo non li ignora, li segue, li spia, ma ostacoli e violenze non fermano le Aquile. Dopo il 1943, i ragazzi danno vita al movimento scout clandestino che supporterà la resistenza fino alla fine della guerra.

PRESENTAZIONE DEL FILM

“Comunque vada noi dureremo un giorno in più del fascismo”: con questo convincimento il gruppo delle Aquile randagie si oppone al regime per riaffermare le proprie idee di libertà e di lotta alle ingiustizie. Il regista Aureli, ex capo scout, ha scelto di raccontare questa storia nella Storia, già meditata da tempo, proprio quando l’ultimo degli appartenenti a quel gruppo muore, nel 2018, per l’esigenza di tramandare ai ragazzi del nuovo millennio, in questo momento storico particolare, valori che non appartengono solo al mondo cattolico in cui si forma lo scoutismo. E tra i quali, più di tutti, emerge il perdono. La storia si svolge sia prima che dopo la Seconda Guerra Mondiale e descrive anche il periodo in cui, dopo l’armistizio, le aquile randagie parteciparono attivamente alla resistenza, dando vita all’OSCAR (Organizzazione Scout Collocamento Assistenza Ricercati) con lo scopo di proteggere chiunque fosse perseguitato, anche quello che fino al giorno prima era considerato il carnefice e non la vittima. Lo scenario è quello della Val Codera, in provincia di Sondrio, mirabilmente ripresa grazie anche all’uso dei droni.

Presentato in anteprima al Giffoni Film Festival, il film (costato solo 500 mila euro) è stato prodotto grazie al crowdfunding e avrebbe dovuto avere un’uscita limitata ad un solo weekend di programmazione. Ma dopo essere risultato stabilmente al secondo posto del botteghino italiano (dopo Quentin Tarantino) ne è stata prorogata la permanenza e moltiplicate le sale. Plauso speciale alla canzone dei titoli di coda, composta dalla voce storica dei Modena City Ramblers Stefano “Cisco” Bellotti. Non perfetto dal punto di vista tecnico ma girato con grande passione e partecipazione, anche il film si ispira al motto del fondatore degli scout Sir Robert Baden Powell “cercate di lasciare il mondo un po’ migliore di come lo avete trovato”.

 

A cura di Ileana

Film correlati