Come ti divento bella
Venerdì 12 e Sabato 13 Ottobre
ore 21.15
Renée è una trentenne newyorkese che lavora al sito di un’azienda di cosmetici superglamour dal sottoscala di un appartamento a Chinatown. Il suo sogno è trasferirsi presso la casa madre dell’azienda, un sontuoso grattacielo nel centro di Manhattan, ma Renée ritiene di non essere adeguata al look delle sue colleghe, tutte magre, altissime e bellissime. Lei, al contrario, ha qualche chilo di troppo e non è quello che le riviste patinate identificano come “innegabilmente bella”.
Presentazione del Film
Dietro le riviste patinate, dietro i grandi eventi della moda, dietro le luci, spesso ci sono le ombre.
Così in questo film, in cui Renée la ragazza normale, di bellezza media, contribuisce a rendere luccicante il sito di un’azienda di cosmetici dal buio di un sottoscala che immaginiamo umido e poco accogliente. Renée soffre per non essere come le sue colleghe, come soffrono milioni di ragazze e ragazzi, non necessariamente adolescenti, per il fatto di non avere (o non credere di) un’immagine accattivante, attraente e che consenta di avere tanti followers su uno qualunque di quei palcoscenici su cui ci esibiamo di continuo. Come già in altri film a cui questo strizza l’occhio, sarà un piccolo incidente a far capire a Renée che la bellezza è nello sguardo di chi la sa cogliere e in particolare nella nostra propria indulgenza, nei nostri occhi che diventano giudici meno severi quando scopriamo di avere anche una personalità e per questo diventiamo più belli anche agli occhi degli altri. La protagonista Amy Schumer è una donna che ha sempre fatto del suo corpo, non perfettamente corrispondente ai canoni moderni di “innegabile bellezza”, un terreno anche politico, su cui costruire i suoi spettacoli, che sono sì ironici e dissacranti ma che allo stesso tempo sono attenti alle tematiche sociali e tendono a contribuire al superamento di questa visione per cui o sei una “it girl” o non sei degna di considerazione sociale. Chi la critica la taccia di esibizionismo, ma in generale è considerata una paladina di un femminismo ironico e sempre in linea con l’attualità; non a caso, è recentissima la notizia del suo arresto, insieme con Emily Ratajkowski (anche lei nel cast del film), per aver manifestato contro la nomina a giudice della Corte Suprema di Brett Kavanaugh. E, considerato il momento politico attuale, anche la tesi portata avanti nel film sembra essere la cosa giusta al momento giusto.
A cura di Ileana