Venerdì 12 e Sabato 13 Aprile

ore 21.15

Clint Eastwood interpreta Earl Stone, un uomo di circa 80 anni rimasto solo e al verde, costretto ad affrontare la chiusura anticipata della sua impresa, quando gli viene offerto un lavoro per cui è richiesta la sola abilità di saper guidare un auto. Compito semplice, ma, ciò che Earl non sa è che ha appena accettato di diventare un corriere della droga di un cartello messicano. Nel suo nuovo lavoro è bravo, così bravo che il suo carico diventa di volta in volta più grande e per questo motivo gli viene assegnato un assistente. Questi non è però l’unico a tenere d’occhio Earl: il misterioso nuovo “mulo” della droga è finito anche nel radar dell’efficiente agente della DEA, Colin Bates. E anche se i suoi problemi di natura finanziaria appartengono ormai al passato, i suoi errori affiorano e si fanno pesanti nella testa, portandolo a domandarsi se riuscirà a porvi rimedio prima che venga beccato dalla legge… o addirittura da qualcuno del cartello stesso.

PRESENTAZIONE DEL FILM

Quello che sembrava essere l’ultimo ruolo da protagonista di Eastwood, Gran Torino, è stato soppiantato da quest’ultimo ideale lascito, ben 11 anni dopo (anche se non è detto, pare che un altro film sia già in fase di montaggio…).

Sergio Leone diceva di lui: “ha solo due espressioni, con il sigaro e senza”; ma da allora quanta acqua è passata sotto i ponti del cinema mondiale per questo arzillo signore che, a ben 89 anni, ritorna non solo dietro la macchina da presa, ma soprattutto davanti, in un ruolo che è disegnato a sua misura, sulle sue movenze e sulla sua indole.

A bordo di quel furgoncino sembra quasi che anche lui si goda il viaggio da uno Stato all’altro, come fosse lo spettatore di epoche passate e rivivesse antichi ricordi. E nel suo sguardo c’è tutta la maestria del suo recitare: appassionato e allo stesso tempo glaciale. La stessa apparente contraddizione che si trova a dover affrontare il protagonista, quando capisce di avere davanti a sé una scelta che lo porterà alla salvezza economica, ma contemporaneamente alla deriva morale.

Il film è tratto da una storia vera, raccontata in un articolo del New York Times dal giornalista Sam Dolnick che aveva avuto la possibilità di intervistare l’agente della DEA che aveva partecipato alle operazioni contro il cartello messicano della droga dello Stato del Sinaloa.

Nonostante il tema impegnativo e a tratti cupo, il film si sofferma anche su momenti ironici e divertenti, il tutto accompagnato da una splendida colonna sonora e un cast di attori non protagonisti da Oscar.

Piccola curiosità: in tutta la sua debordante carriera, Eastwood ha pure trovato il tempo di fare il sindaco di Carmel, piccola cittadina della California, dal 1986 al 1992.

A cura di Ileana

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