Venerdì 19 e Sabato 20 Gennaio

ore 21.15

un film di Alessandro Gassmann
con Gigi Proietti, Alessandro Gassmann, Anna Foglietta,
Marco Zitelli e Matilda De Angelis

Giovanni Passamonte (Gigi Proietti) ha avuto una vita esagerata: molte mogli e molti figli, ha scritto numerosi best seller di successo internazionale e, nel frattempo, è diventato un uomo cinico ed egocentrico. Quando gli comunicano che ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura, per paura di volare, decide di partire in auto verso Stoccolma per andare a ritirare il premio insieme a Rinaldo (Rocco Papaleo), suo assistente da sempre. Al lungo viaggio in auto partecipano anche i due figli di Giovanni Passamonte, Oreste (Alessandro Gassmann), personal trainer, e Lucrezia (Anna Foglietta), blogger di successo. La strada da Roma a Stoccolma si trasformerà in un percorso denso di imprevisti in cui il gruppo incontrerà curiosi personaggi, ma si rivelerà per tutti un’occasione unica per affrontare dinamiche familiari insospettabili e conoscersi veramente.

PRESENTAZIONE DEL FILM:
Per la regia del suo secondo lungometraggio Alessandro Gassmann sceglie di focalizzarsi sulla famiglia e sulle dinamiche interne ad essa, partendo da uno spunto abbastanza surreale.
Grazie alla fobia degli aerei, lo scrittore Passamonte affronta un lunghissimo viaggio in auto che lo porta a rivivere la sua giovinezza; non solo, lui che ha avuto una vita “spericolata”, con varie mogli, figli e avventure, troverà in questo viaggio l’occasione per confrontarsi veramente e apertamente con i suoi figli ormai grandi e interrogarsi sul loro rapporto.
Il tutto avviene in un road movie dalla sceneggiatura un po’ scarna, ma che quantomeno ha ridato la possibilità a Proietti di farsi rivedere sul grande schermo. Grande attenzione alla costruzione dei personaggi, sui cui dialoghi si regge l’impianto del film.
Il film è girato partendo da Roma e attraversando Germania, Danimarca e Svezia con un occhio attento i paesaggi e ai colori, senza dimenticare i dialoghi. Sceneggiato da Massimiliano Bruno, non troppo politically correct come molti dei suoi film precedenti, risente a tratti dei cliché della commedia italiana degli ultimi anni, ma il cast di buon livello (Papaleo su tutti) aiuta a dimenticarsene.
L’idea del film, secondo quanto racconta lo stesso regista, è nata ricordando una conversazione che Gassmann ebbe con suo padre Vittorio, allorquando il grande attore disse che se avesse voluto ritirare tutti i premi assegnategli in giro per il mondo avrebbe potuto viaggiare, mangiare e divertirsi gratis per tre anni, e il personaggio di Proietti è sicuramente evocativo della figura, che immaginiamo ingombrante e autorevole, come quella del grande attore.
La colonna sonora è composta in parte da Wrongonyou, al secolo Marco Zitelli, che nel film fa anche il suo esordio come attore nei panni di Andrea, il figlio venticinquenne di Oreste.

Battuta dal film: “Quante cose non ti ho mai detto”.

A cura di Ileana

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