Io_che_amo_solo_te

Venerdì 22 e Sabato 23 Gennaio

ore 21.15

regia di Marco Ponti
con Riccardo Scamarcio, Michele Placido, Laura Chiatti, Maria Pia Calzone
Drammatico, durata 120 min. – Italia 2015

Ninella ha cinquant’anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell’uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia.

PRESENTAZIONE DEL FILM:

Il film è tratto da un’opera di Luca Bianchini, con lo stesso titolo, che nel 2013 fu un piccolo caso editoriale per quanto successo ebbe, seguito direttamente dal prosieguo La cena di Natale, uscito nello stesso anno. Torinese, compagno di Università di Bianchini, il regista Marco Ponti, dopo un esordio folgorante con Santa Maradona nel 2001, si è dedicato principalmente alla stesura di sceneggiature di commedie variamente apprezzate. Ritorna qui con una storia corale, per raccontarci di un matrimonio non fatto ma mai smesso di essere rimpianto e uno da compiersi. L’impianto del film, complice un cast di ottimo livello, è quello di una commedia leggera e divertente, che si presta però ad essere interpretata su più livelli: andando bene a scavare, sotto la bonomia e l’ilarità delle situazioni, si intravede un velo di malinconia, un sottile dispiacere per tutti coloro che non riescono a vivere i propri sentimenti con onestà, davvero con il cuore, ma badano più alle convenzioni sociali e all’opportunità. In più, il tutto è declinato in una terra, la Puglia, ma più in generale il Meridione, che spesso fa’ delle apparenze da salvaguardare la cifra su cui impostare le proprie azioni.

Girato nella splendida Polignano a Mare, cittadina antica e fascinosa, conosciuta per aver dato i natali a Domenico Modugno, Io che amo solo te gioca anche sugli stereotipi di una meridionalità esasperata, verace, in cui tutto si fa’ comunità e dove organizzare un matrimonio è davvero una cosa seria: chi non ha mai partecipato ad un matrimonio al sud, non può capire davvero come si vivono queste occasioni.

Nel cast spicca su tutti per autenticità la Ninella di Maria Pia Calzone, ormai richiestissima dopo aver magnificamente interpretato Donna Imma Savastano nella serie tv Gomorra.

Il film è ricco di citazioni, letterarie e non solo, e di riferimenti alla storia personale del regista e dello stesso Bianchini. Tra tutte, è bello notare, stampigliata sulla maglietta di una comparsa, una frase del giudice Rosario Livatino ”non ci sarà chiesto se siamo stati credenti, ma credibili”. Ecco, è credibile una vita trascorsa fingendo, rinnegando i propri stessi desideri?

Frase dal film: ”Forse, per essere veramente felici, non bisogna aver paura.”

                                                                                      A cura di Ileana

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