La famiglia BelierVenerdì 20 e sabato 21 novembre

ore 21.15

Un film di Eric Lartigau

con Karin Viard, François Damiens, Eric Elmosnino
Commedia
durata 100 minuti – FRANCIA – 2014

Paula è una ragazza di sedici anni, l’unica in famiglia che non ha l’handicap della sordità e per questo è un’indispensabile interprete per tutte le attività della loro vita quotidiana. Frequenta un corso di canto scolastico dove rivela un inaspettato e straordinario talento, che potrebbe portarla a lasciare la sua famiglia.

PRESENTAZIONE DEL FILM:

Come vi sentireste se non poteste udire le vostre canzoni preferite o la voce dei vostri figli? Il giovane regista francese Lartigau prova a farcelo immaginare, descrivendoci con intensità e semplicità la condizione di una famiglia particolare che deve fare i conti tutti i giorni con un handicap che ti isola, ti lascia fuori dal mondo, nonostante l’avvento delle nuove tecnologie abbia notevolmente migliorato le cose. In realtà, il regista non voleva fare un film sul sordomutismo, anche se è così che è stato etichettato, bensì sulla famiglia, una come tante, in cui si litiga e ci si ama come in tutte le famiglie del mondo; e in particolare, una sorta di film di formazione adolescenziale, andando a cogliere ed esplorare l’evoluzione dei singoli membri sia come singoli sia come parte della collettività familiare. Solo che questa famiglia è davvero un po’ speciale, perché Paula, voce di tutti loro, si trova ad affrontare una situazione che in una famiglia senza quelle problematiche si proporrebbe in termini diversi. Andare o restare non è più solo una scelta singola, ma diviene il dilemma morale tra il dovere di continuare ad aiutare i propri familiari e il “dovere” di uscire di casa quando si è giovani e spiccare il volo verso il futuro. È stato definito un film che “fa’ bene” perché con lievità, rispetto e umorismo affronta aspetti delicati della vita familiare in genere e di quella di una famiglia con disabilità in particolare, soprattutto quando proprio quella disabilità rappresenta un divario insormontabile affinché la ragazza possa condividere pienamente con chi più ama il sogno e il successo della propria vita.
La protagonista, Louane Emera è al suo esordio cinematografico ed è stata scelta personalmente dal regista guardando la trasmissione televisiva The Voice, dedicata ai giovani talenti della canzone, proprio per la sua voce straordinaria; la sua interpretazione, unita al fatto di aver dovuto imparare da zero la lingua dei segni, le è valso un César come miglior rivelazione femminile.
Il film però, ha ricevuto critiche molto negative dalle associazioni dei non udenti perché accusato di stereotipare negativamente questo handicap. Nonostante questo, è stato un film molto amato, che ha avuto in sala un enorme successo, con ben sette milioni di spettatori.
La canzone che firma la colonna sonora di tutto il film, pur se con qualche opportuna modifica al testo, si intitola Je vole, del cantautore Michel Sardou che la incise nel 1978 e che successivamente ammise, contrariamente a quello che tutti pensarono, di aver voluto cantare di un suicidio.

Frase dal film: ”Essere sordi non è un handicap, è un’identità”

A cura di Ileana

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