La grande scommessa Venerdì 8 e Sabato 9 Aprile

Ore 21.15

THE BIG SHORT
Un film di Adam McKay
Con Brad Pitt, Ryan Gosling, Christian Bale
Drammatico,durata 130 min. – Usa 2015

Un gruppo di investitori diversi tra loro capisce cosa sta per accadere al mercato immobiliare statunitense prima che venga travolto dall’enorme crisi finanziaria del 2008 e scommette sul fallimento di titoli molto diffusi, acquistando delle assicurazioni sul loro mancato rimborso. Riescono così a ricavare enormi profitti.

 

PRESENTAZIONE DEL FILM:

Alzi la mano chi saprebbe spiegare perfettamente cosa c’è stato all’origine della grande crisi del 2008 del mercato dei mutui immobiliari, crisi di cui ancora stiamo pagando le conseguenze e di cui ancora non sono state pagate le responsabilità. Questo film prova a spiegarcelo in parole semplici, attraverso la vera storia di un gruppo di investitori che avevano capito come trarre profitto da quello che stava per accadere. Ancora una volta, un esempio di come il cinema possa essere non solo veicolo di intrattenimento, ma anche di cultura intesa nel senso di insegnamento: ci racconta qualcosa di difficile questo film e ce lo racconta in modo che tutti possiamo capire quel qualcosa che ha colpito direttamente o indirettamente la vita  quotidiana di tutti noi.

Basato sul libroThe Big Short di Micheal Lewis, un giornalista del New York Times, che ha lavorato per un periodo presso Salomon Brothers, La grande scommessa (Oscar per la migliore sceneggiatura non originale) ha un impianto divertente e particolare, che mescola la trama, focalizzata sulle azioni dei personaggi principali, a inserti di personaggi più o meno famosi che spiegano le nozioni economiche alla base della comprensione delle vicende narrate.

McKay, regista da pochi titoli, ha scelto un cast che stellare è dir poco per dare spessore e appeal al gruppo di investitori protagonisti e scandagliare la vicenda dal loro punto di vista, facendoci vedere l’altra faccia della medaglia, quella avida e vincente, di una crisi che ha portato invece tanta sofferenza e che, fatte le debite proporzioni, ricorda la crisi delle banche italiane degli ultimi mesi.

Si inserisce a pieno titolo nel filone dei film sull’alta finanza degli ultimi anni, ma è contraddistinto da uno humor malinconico che sottolinea le assurdità di un sistema corrotto: e ne esce un mondo in cui tutti cercano di accumulare denaro e potere a discapito di tutti gli altri, noncuranti delle conseguenze a lungo termine e in cui le banche sono lupi pronti a sbranare ignare pecorelle rappresentate dai piccoli investitori, più spesso semplici cittadini. 

Frase dal film: “Le banche presero i soldi degli americani e li usarono per accaparrarsi i ricchi bonus e per far pressione sul congresso affinché stroncassero le grandi riforme. Poi incolparono gli immigrati e la povera gente… E alla fine dei giochi, solamente un banchiere è finito in galera”                                                                                                

                                                                                      A cura di Ileana

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