Qualcosa di buonoVenerdì 6 e sabato 7 novembre

ore 21.15

You’re Not You – Un film di George C. Wolfe

Con Hilary Swank, Emmy Rossum, Josh Duhamel, Stephanie Beatriz, Jason Ritter

Commedia, durata 97 minuti – USA – 2014

Kate ha una vita perfetta, è una persona posata, soddisfatta. Bec è una disadattata che non sa che fare della propria vita, del tutto diversa da Kate. Ma sono destinate a incontrarsi e a creare un legame indissolubile a causa di un evento che cambierà per sempre le loro vite.

PRESENTAZIONE DEL FILM:

Qualcosa di buono è un film che ci riporta con i piedi per terra, che ci áncora crudelmente alla realtà quotidiana, fatta di gioie sicuramente, ma spesso di dolori e affanni. Quando poi ci si trova a dover fronteggiare una scoperta così sconcertante come quella che affronta Kate, qualunque sia l’età che abbiamo, è tutto il nostro mondo a essere sconvolto; non solo il fisico, la sua degenerazione, ma soprattutto la nostra mente, le nostre emozioni vengono trascinate in un turbinio di confusione e disperazione. Ed è proprio in momenti come questi, che solo negli affetti più cari e vicini possiamo, speriamo di, trovare conforto. La solidarietà degli altri, la loro vicinanza potrebbe rendere meno arduo affrontare il cammino. Purtroppo però può capitare che proprio in queste occasioni, si tracci una sorta di bilancio involontario sui rapporti che abbiamo costruito nel tempo e inevitabilmente qualcuno sarà destinato a rompersi.
Il regista, dopo una vita spesa nel teatro, qui al suo secondo film, sceglie una storia tratta dal romanzo di Michelle Wildgen per raccontare più che altro la nascita di un’amicizia, seppur già dall’inizio destinata a finire tragicamente, che cambia la vita alle due protagoniste, a riprova che dovunque paradossalmente può esserci qualcosa di buono. La malattia di cui si parla nel film è la SLA, acronimo di sclerosi laterale amiotrofica malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, cioè le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria: ma la mente resta vigile e prigioniera di un corpo ormai paralizzato. Cause sconosciute, diagnosi difficile, nessuna cura. Chi reggerebbe uno shock così? Ma Wolfe decide di soffermarsi sull’incanto di questo rapporto su cui nessuno potrebbe scommettere, che dona nuova linfa vitale e uno scopo nella vita alle due donne protagoniste.
Hillary Swank, qui anche in veste di produttrice, ritaglia per sé un ruolo che potrebbe fruttarle un altro Oscar, ma chi brilla di luce propria è Emmy Rossum, adorabile protagonista di Shameless, che da comprimaria, prende il sopravvento e ci regala una magistrale interpretazione.
Il titolo originale del film (e del romanzo) è You’re Not You quasi a voler significare che tu non sei solo la tua malattia, e a evocare una sorta di “scambio” che interviene tra Bec e Kate quando sono a un passo dalla simbiosi.

Frase dal film: ”Tanto si capisce sempre troppo tardi che arrendersi è il più idiota degli errori”.

A cura di Ileana

[youtube id=”xLvA4GfjD0A”]

Film correlati