The Greatest Showman
Venerdì 9 e Sabato 10 Febbraio
ore 21.15
Inizio Ottocento. Phineas Taylor Barnum è il figlio di un sarto che muore catapultando il bambino nel buio di un’infanzia dickensiana. Ma P.T. crede nel sogno americano di inventarsi un’identità nobile ritagliata dalla stoffa dei sogni, e il suo amore di gioventù, la dolce Charity, abbandona i privilegi della propria casta bramina per seguire le visioni di quello che diventerà suo marito e il padre delle loro due figlie.
PRESENTAZIONE DEL FILM
Diciamolo subito: è un musical, non lo si può negare. Vero è che dopo La La Land questo genere non è più guardato con la malcelata condiscendenza di un tempo e la prestazione magistrale di Hugh Jackman aggiunge valore a questa tesi. L’attore australiano si è cimentato nei ruoli più disparati, ma il ruolo di PT Barnum sembra ritagliato sulle sue doti di ballerino, cantante, intrattenitore, un vero irresistibile showman.
È aiutato nella sua performance dalle scenografie, dai costumi ma soprattutto dalle musiche: gli autori della colonna sonora sono gli stessi di quella di La La Land, per cui hanno vinto l’Oscar.
Gracey, regista esordiente anch’egli australiano, ha voluto concentrare la sua attenzione sulle doti di intrattenitore di Barnum, lasciando da parte quelle di businessman, nonché la sua reputazione di ciarlatano e mistificatore; ne viene fuori il ritratto di un uomo che continua, anche in età adulta, a cercare l’approvazione degli altri e a dipendere dal giudizio altrui, nonostante nell’inventare praticamente il circo moderno abbia fatto delle scelte che lo hanno portato anche a sfidare le convenzioni sociali. La sua figura è negli anni diventata leggendaria, come il suo circo popolato da “freaks”, anomali, i “fenomeni da baraccone” che indignavano e incuriosivano; impostori camuffati o povera gente spesso affetta da gravissime malattie che però divenivano ricchi soddisfacendo gli appetiti voyeuristici del pubblico. Ed ancora oggi, Barnum è sinonimo di circo in tutto il mondo; o meglio, lo era: infatti nel maggio 2017, dopo 146 anni di ininterrotta attività, il circo ha chiuso i battenti, come una qualunque azienda in crisi, costretta a licenziare i suoi dipendenti.
Il film ha ricevuto alcune critiche per mancanza di aderenza alla realtà dei fatti e alla figura di Barnum; di contro ha ricevuto molti premi e nomination come prodotto esemplare di puro intrattenimento.
Battuta dal film: “Nessuno ha mai fatto la differenza restando come tutti gli altri”
A cura di Ileana