Vittoria e Abdul
Venerdì 15 e Sabato 16 Dicembre
ore 21.15
Victoria e Abdul è ispirato alla storia vera dell’improbabile amicizia tra il commesso indiano Abdul e la regina Vittoria, durante gli ultimi anni del suo regno. Abdul Karim (Ali Fazal) ha solo 24 anni quando sbarca in Inghilterra per servire a tavola durante il Giubileo d’oro della Regina (Judi Dench). Lo sguardo curioso e l’animo incline alla ribellione del ragazzo fanno breccia nel cuore dell’anziana monarca, stanca di protocolli e rituali di corte e di notizie funeste dalle colonie britanniche. Affascinata dai racconti esotici e spensierati di Abdul, la Regina comincia a preferire la compagnia del domestico alla cerchia di barbosi e petulanti consiglieri reali. Tanto che il giovane e inesperto commesso si ritrova d’un tratto assistente personale dell’imperatrice d’India in persona. E l’anno dopo addirittura insegnante, incaricato di istruirla sulle questioni indiane. Ma la relazione sempre più intensa e controversa tra i due scatena una rivolta ai vertici della casa reale, che neanche la dispotica Vittoria, ormai alla soglia degli 82 anni, riuscirà a sedare tanto facilmente.
Questa è una storia vera, sconosciuta fino a poco tempo fa e riportata a galla dalla scrittrice Sharabani Basu, dopo aver casualmente ritrovato i diari di Abdul nel 2010, considerati dispersi per più di cento anni. Abdul infatti, dopo essere diventato, come si racconta nel film, amico e maestro spirituale di una delle donne più rispettate e importanti della Storia, fu ostracizzato e allontanato dal regno alla morte della Regina; in più, Edoardo VII distruggerà (evidentemente non) tutti i suoi scritti e le testimonianze di questo rapporto speciale. Siamo in epoca vittoriana, un periodo caratterizzato da un grande sviluppo e dalla Pax Britannica, nonostante la dura politica coloniale; un periodo favorito da una regnante a tratti dispotica e arcigna ma molto amata e considerata il simbolo della solidità dell’Impero. La storia ci parla di come possono nascere legami profondi tra persone completamente distanti per età, provenienza e cultura, e soprattutto per religione, legami spesso osteggiati perché visti come una minaccia o semplicemente incomprensibili agli occhi di molti. Legame che qui nasce non dal timore reverenziale che pure ci si aspetta da un suddito nei confronti della propria sovrana, ma proprio dall’assenza di tale riverenza, dal privilegiare l’aspetto umano e intimo del rapporto rispetto a quello ufficiale. Grande cura nella trasposizione cinematografica della storia, affidando il ruolo di Vittoria all’eccezionale Judi Dench, la quale, seppure ormai praticamente cieca, rende con perfetta coerenza le diverse sfaccettature del carattere della Regina, bissando inoltre il riuscito connubio con il regista Frears, dopo il successo di Philomena. Sono state rilevate alcune inesattezze storiche, ma che comunque non tolgono magia e piacere alla storia: pare infatti che Abdul non dovesse solo recare omaggio alla Regina, ma fosse proprio lui l’” omaggio”, destinato a divenirne il valletto personale. E che non fosse poi così pacato e accomodante come appare sullo schermo. Le riprese sono state effettuate nella storica residenza di Osborne House, sull’Isola di Wight.
Battuta dal film: “Anche lui era un servo, ora è mio amico”.
A cura di Ileana