Mercoledì 19 Aprile

Ore 21.15

Un film di Massimiliano Bruno
Con Marco Giallini, Alessandro Gassman, Valeria Bilello
Commedia, durata 102 min. – Italia 2017

Ernesto (Marco Giallini) e Filippo (Alessandro Gassmann) hanno due personalità agli antipodi e un unico punto in comune: sono entrambi professori di liceo.

Filippo è un allegro progressista perennemente collegato al web. Bello e spensierato è un seduttore seriale sui social network. E’ in grado di sedurre anche i suoi studenti grazie a un’app, creata da lui, che rende immediata la soluzione di ogni possibile calcolo.
Ernesto è un severo conservatore, rigorosamente senza computer, tradizionalista anche con i suoi allievi, che fa della sua austerità un punto d’onore e vanta una vita completamente al di fuori della rete.

È probabilmente l’ultimo possessore vivente di un Nokia del ’95. Un tempo erano “migliori amici” ma uno scontro profondo e mai risolto li ha tenuti lontani, fino al giorno in cui si ritrovano fatalmente a insegnare nella stessa classe. I loro punti di vista opposti li portano inevitabilmente a una nuova guerra.
Saranno obbligati ad affrontare il passato, che ritornerà nelle sembianze di Nina, una ragazza che li sottoporrà a un semplice esperimento che si trasforma in una grande sfida: Filippo dovrà provare a uscire dalla rete ed Ernesto a entrarci dentro.

Questo viaggio li cambierà profondamente, costringendoli a trovare un equilibrio, sempre più raro e delicato ai giorni nostri, tra la coscienza globale di chi si affida alla rete e la totale indifferenza di chi si ostina a resistere a oltranza all’epoca digitale.

 PRESENTAZIONE DEL FILM:

Beata ignoranza ci porta a discutere su un tema molto attuale: l’invasione nelle nostre vite dei nuovi strumenti tecnologici e dell’uso che di essi facciamo. Oltre a essere una commedia divertente, ottimamente recitata, è anche uno spaccato sullo scontro tra vecchio e nuovo, tra la necessità di approfittare delle buone nuove tecnologie e il rischio di farsi fagocitare da esse perdendo di vista i rapporti umani “tradizionali”.

Il quinto film di Massimiliano Bruno, regista capace di affrontare i temi che propone sempre con un tratto agrodolce, prende spunto dalla contrapposizione tra due diversi modelli di insegnanti, estremizzando necessariamente le loro caratteristiche per amor di commedia, ma non per questo tralasciando l’intento di farci riflettere sul nostro rapporto con i nuovi media e con i social network in particolare.

Ormai la maggior parte dei nostri rapporti sociali sembra svolgersi attraverso la mediazione di uno schermo e la gamma di emozioni che un viso umano può rappresentare è affidata all’uso delle emoticon, delle “faccine” con cui si cerca di far capire all’altro come ci sentiamo. Piaccia o no, questa è la realtà attuale. Ma esiste tutto un mondo al di fuori dello schermo che merita di non essere abbandonato, senza per questo demonizzare le nuove modalità di comunicazione che spesso ci rendono la vita più semplice. E infatti, il film ce lo ricorda, parlando anche di famiglia, del tempo che trascorriamo con i nostri cari e della scuola, intesa non solo come istruzione. Insomma, come sempre, in medio stat virtus.

L’idea per il film è venuta al regista dopo un periodo in cui percepiva che la sua vita stava diventando sempre più virtuale, trascurando amici e passioni reali e ha deciso di prendersi una pausa off line. È lui stesso che ammette: “l’essere umano alla fine spunta sempre fuori e cerca di resistere alla superficialità”.

Riguardo ai due protagonisti ormai non c’è altro da dire: sono amati, sono affascinanti, sono bravi e soprattutto insieme hanno una chimica collaudata che li rende perfetti antagonisti per questo genere di film.

Grandi applausi dalla critica per l’attrice che interpreta Nina – Teresa Romagnoli – alla sua prima, riuscita, apparizione in un lungometraggio.

Battuta dal film:
“Chi oggi non si aggiorna su quello che accade in rete, è un ignorante!” “E allora, beata ignoranza!”.

A cura di Ileana

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