Florence
Venerdì 24 e Sabato 25 Febbraio
Ore 21.15
Un film di Stephen Frears
Con Meryl Streep e Hugh Grant
Biografico, durata 113 min. – GB 2016
Mecenate generosa, appassionata di musica classica, Florence, con l’aiuto del marito e manager, l’inglese St. Clair Bayfield, intrattiene l’élite cittadina con incredibili performance canore, di cui lei è ovviamente la star. Quando canta, quella che sente nella sua testa come una voce meravigliosa, è per chiunque l’ascolti orribilmente ridicola. Protetta dal marito, Florence non verrà mai a conoscenza di questa verità. Solo quando Florence deciderà di esibirsi in pubblico in un concerto alla Carnegie Hall, senza invitati controllati, St. Clair capirà di trovarsi di fronte alla più grande sfida della sua vita.
PRESENTAZIONE DEL FILM:
Florence è un film biografico, che narra la storia di una donna vitale e sognatrice, forse non pienamente consapevole dei suoi pregi né soprattutto dei suoi difetti. Già precedentemente portata sul grande schermo da altri, la forza vitale di questa donna ci viene ora raccontata da un maestro della commedia british (The Queen, Philomena) e affidata alla maestria di un’attrice straordinaria, che interpreta un’artista terribile e che proprio per questo ruolo ha battuto ogni record ottenendo la ventesima nomination agli Oscar.
Chi era Florence? Che tipo di artista era? Era una donna sofferente ma appassionata, divertente suo malgrado e poetica, che viveva per cantare e non si rendeva conto della sua inabilità nel farlo. E proprio per questo, risultava spontanea e libera, autentica e fanciullesca. In più, Frears riflette sulla funzione sociale degli artisti in un’epoca segnata dalla tragedia della guerra e a chi importa che quella cantante non sia perfetta, basta che per un’ora riesca a sollevare il morale dalle miserie della realtà quotidiana. Ecco, Florence questo lo sapeva fare benissimo. Vivendo in un mondo incantato, grazie anche alla sua ricchezza, poteva dedicarsi solo ai suoi sogni e abbandonarsi con fiducia a quell’illusione che tutti intorno a lei lavoravano affinché continuasse a coltivare. Il marito, fedifrago eppure pieno di tenerezza, il maestro stipendiato per l’occasione, la assecondano invidiandole l’ingenuità e nascondendo l’imbarazzo. Qualche critica paludata ci ha visto la “glorificazione postmoderna del trash”: lasciamo agli spettatori scegliere con quanta benevolenza affrontare la visione.
Quanto al cast: si dice che Hugh Grant avesse deciso di smettere di recitare giusto poco prima che il regista Stephen Frears lo convincesse a tornare sui suoi passi, inviandogli la sceneggiatura di questo film e visto che ha ottenuto una nomination ai Golden Globe, la scelta ha pagato. Da notare poi che sia Meryl Streep che Simon Helberg non si sono fatti sostituire da controfigure durante le scene di canto e di piano.
La signora Florence Foster Jenkins morì nel 1944, ma le sue incisioni sono ancora oggi oggetto di culto e la registrazione del concerto al centro del film è ancora oggi uno dei dischi più richiesti all’archivio della Carnegie Hall.
Battuta dal film: “Ogni voce merita di essere ascoltata”
A cura di Ileana